domenica 6 marzo 2011

Telecronache marziane!

E' una mia impressione o i telecronisti attuali fanno cagare?
Forse parlo così perchè di recente ho visto una partita allo stadio e l'amosfera è nettamente  diversa rispetto alla poltrona di casa, e quindi ogni blateratore catodico, seppur bravo, mi sembra una ciofeca. Seguire i commenti delle partite di Serie A la domenica pomeriggio fa venire il voltastomaco. Parlo dei commentatori di Diretta Premium nel caso specifico.
Cioè, ma come cazzo parlano? Lasciamo da parte i telecronisti  faziosi, al quale Oronzo Canà darebbe lezioni di stile.Sono i telecronisti come Pellegatti che  quando segnano le loro squadre regrediscono mentalmente al QI di un qualsiasi palestrato del Grande Fratello, dei veri e propri esaltati.Hanno un soprannome anche per il terzo portiere e per il dottore che scende in campo a soccorrere gli infortunati. Dei veri e propri pippati del pallone, dei matti a piede libero prestati alle telecronache.
Io invece rimango atterrito dai telecronisti che si spacciano per seri, quelli imparziali, che infarciscono la telecronaca di sboronissimi termini inglesi. Durante Udinese- Bari un telecronista ha usato il termine POWERPLAY, che minchia sarebbe, una mossa finale di Mortal Kombat? Si potrebbe benissimo dire che l'Udinese sta facendo una grande azione,  e invece mi si dice che è un POWERPLAY. Al gol dell'Udinese mi sarei aspettato un bel "COWABUNGA" (da non confondere con Bunga Bunga).
L'altro geniaccio in Bologna - Cagliari preferisce dire SLOW DOWN invece di rallentatore. Questa giuro non la sapevo, SLOW DOWN, me la devo segnare.
E pensare che quando Piccinini infarciva le sue telecronache di "SCIABOLATA" e "BOMBA" pensavo fosse in corso una guerra. Forse un gergo poco calcistico (come minchia si fa una sciabolata con un pallone...) ma almeno rendeva l'idea.
Qua invece si sostituiscono vocaboli italiani con delle espressioni inglesi tanto per, forse per dimostrare che hanno studiato,sembra di sentir parlare degli italoamericani, mezze parole in "inglisc" e mezze in italiano, che in genere sono quelle di cui ancora non conoscono la traduzione. La voglia di togliere l'audio è stata fortissima quest'oggi, rimpiango il buon Pizzul. Lui si, che (Cazzo!) ti scandiva ogni fottuta sillaba, i suoi "L-A-C-A-TUUUS"  , "R-R-R-O-BEEEERTO BAG-GIO" , oppure "AT-TEN-ZIO-NEEEEE" ti facevano palpitare ogni volta. Se voleva farti cagare addosso ci riusciva.
Oggi i telecronisti sono dei prestavoce, un sottofondo di cazzate e ovvietà, e di statistiche che non servono a una mazza. Incapaci di farti provare un' emozione, se non quella di incazzarti e urlargli contro per fargli stare zitti.
Son più o meno come la forchetta nel brodo, NON SERVONO A UN CAZZO.

martedì 1 marzo 2011

Il piacere della lettura

Erano anni che non leggevo, ricordo che l'ultimo libro che lessi fu Gomorra di Roberto Saviano. Fu così bello che lo divorai in due giorni, consumandolo avidamente nelle ore notturne, in compagnia di un leggero fascio di luce che squarciava il buio e illuminava le pagine.
Ci sono voluti tre anni perchè mi rimettessi a leggere un libro, e non un libro di un Fabio Volo (lo odio, con le sue massime del cavolo) qualunque, ma un libro del "Re del Brivido", alias Stephen King. Il libro in questione era "L'acchiappasogni", un libro del 2001, che giaceva sotto un mucchio di polvere nella libreria di casa. Era un regalo per il mio compleanno, ma all'epoca mi scoraggiai dal leggerlo vista la grossa mole di pagine e gli esami imminenti.

Ma poi due mesi fa, la vista di quel libro ha riacceso in me la voglia di tuffarmi nella lettura (sempre nelle ore notturne), e mai scelta fu più giusta. Non per il libro in sè, di certo King ha scritto di meglio, ma per la capacità che ha questo scrittore di tenerti nel vivo del racconto, di farti sentire personaggio. Il libro ha una trama banalotta, parla di 4 amici che si trovano a tu per tu con un'invasione aliena e con il rischio di un virus mortale portato dai visitatori dello spazio, una storia già vista. Ma King riesce a rendere avvincente anche la storia più assurda e piatta, il suo modo di scrivere è avvolgente e desidereresti che il libro non finisse mai.
E cosi da allora non passa notte senza un buon libro che mi faccia compagnia, dopo King è stata la volta di Cormac McCarthy con il suo "La Strada" (The Road), dal quale è stato tratto un film con Viggo Mortensen. Un libro scritto in un linguaggio un po' più difficile rispetto a King, ma veramente struggente, toccante. D'altronde dalla stessa penna è uscito un capolavoro come "Non è un paese per vecchi"
Poi, inevitabilmente, il Re del Brivido è tornato ad accompagnare le mie notti con "The Dome", molto migliore rispetto a "L'acchiappasogni" e con una miriade di personaggi caratterizzati magistralmente dallo scrittore del Maine.

E' un piacere immergersi nella lettura, sentirsi parte del racconto, immaginarsi i personaggi, i paesaggi, le azioni descritte in un libro. Questo piacere può diventare invidia, in quanto a volte desiderei essere capace anch'io di scrivere qualcosa che possa appassionare qualcuno.
Per ora mi limito a leggere e ora che anche "The Dome" è stato concluso devo sbrigarmi a trovare un altro libro da divorare.

La mia mente ha bisogno di storie di fantasia, anche perchè guardare la realtà di questi tempi non è cosi gratificante.

Benvenuti su "L'angolo delle opinioni"

Ce l'ho fatta, ora ho anch'io un mio blog. Un blog per scrivere tutto ciò che mi passa per la testa, dove esternare i miei pensieri su svariati argomenti. Musica, sport, cinema, tv, attualità e chi più ne ha più ne metta.
Un blog dove posso essere io al cento per cento senza dover limitare il mio pensiero e il mio linguaggio. Un blog dove posso parlare della musica che ascolto, dei film che vedo, di quello che succede nel mondo, e dove posso farlo a modo mio.
Spero che i miei post siano apprezzati, non pretendo di insegnare nulla, tutto ciò che voglio è dire la mia. Se possibile usando anche un po' di ironia (scusate la rima da prima elementare!!!).
Buona lettura a tutti!