Visualizzazione post con etichetta calciopoli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta calciopoli. Mostra tutti i post

mercoledì 8 febbraio 2012

Fair Play Zero, il degrado del calcio italiano


Io amo il calcio,starei giornate intere a seguire partite su partite,  a vedere “22 scemi che prendono a calci un pallone”. E ne vado fiero.  Quello che non mi va del calcio è chi ci lavora, gli attori principali della macchina da soldi che è ormai diventato questo bellissimo sport.
E’ stancante assistere ogni domenica ad allenatori e presidenti che non fanno altro che recriminare su presunti complotti, su errori arbitrali e su macchinazioni volte a danneggiare la propria squadra. Per non parlare dell’atteggiamento dei giocatori.
Ma parliamo delle cose che questa settimana mi hanno lasciato realmente amareggiato, atteggiamenti che a mio avviso fanno male al calcio.
Che senso ha che Marotta chieda più rispetto per la sua Juventus??? 
Che senso ha chiedere che la sua Juve debba essere arbitrata da arbitri internazionali? E perché non ha detto la stessa cosa quando contro il Cagliari la sua squadra ha beneficiato di due rigori nettissimi non dati ai sardi???
Ipocrisia, pura ipocrisia, che fa solo male al calcio. E poi dove sta scritto che ad arbitrare la Juve ci deve andare per  forza un super arbitro? Tutti gli arbitri devono dirigere tutte le squadre. Sennò tanto vale che ogni big abbia un suo arbitro internazionale personale, che si impegna a dirigere solo le partite di una squadra. Alle piccole squadre mandiamo arbitri pessimi, tanto sono piccole, chissenefrega.
Marotta, ma  mi faccia il piacere.


 Poi c’è Mazzarri, che è solito parlare di arbitri quando questi sbagliano a suo sfavore, mentre cambia discorso quando sbagliano a favore della sua squadra. Come contro il Milan ad esempio, qualcuno lo ha sentito dire nulla riguardo ad un rigore solare non dato al Milan e alla mancata espulsione di Aronica? Io no, ho solo sentito dire che la reazione di Aronica al colpo subito da Ibra era solo “un appoggiare la mano”. Mazzarri in questi casi come sempre minimizza, vede solo le malefatte altrui, mai quelle dei suoi giocatori.


In ultimo, una riflessione sull’episodio Ibra-Aronica. Per quanto mi riguarda Ibra è un idiota e va giustamente punito. Non aveva motivo di mettersi in mezzo in una lite in cui non c’entrava nulla. Era lontano dal Aronica e Nocerino e ha pensato bene di correre e dare uno schiaffo ad Aronica. Gesto violento, idiota e da furbetto, che sperò verrò giustamente punito.Lo stesso trattamento lo vorrei  però anche per  Aronica, il quale ha fatto in modo di scatenare il parapiglia senza nessun motivo e inspiegabilmente non è stato nemmeno ammonito!!!
Ciò che mi ha disgustato di più è  il comportamento di De Sanctis, lo “spione” che ha casualmente spiato solo lo schiaffo di Ibra e non tutte le malefatte del compagno. Furbo il portiere del Napoli, che si becca anche l’ammonizione e si esibisce in un balletto alquanto ridicolo mentre si dispera per il cartellino giallo. Quanta tenerezza De Sanctis!!!
Sono stanco di vedere giocatori che non accettano mai una decisione del direttore di gara, che ad ogni fischio è costretto ad un arringa difensiva per spiegare la sua decisione. Ma d’altronde in Italia è cosi, a maggior ragione se nei programmi sportivi si parla mezz’ora di risultati e di gol e tre ore di moviola e di arbitri.

Mi dispiace, il calcio che piace a me è un altro, fatto di azioni spettacolari e gol, di esultanze e gioco di squadra, di tifo sano e colorato.
Le sceneggiate, i furbetti, le moviole esasperate e i bulli devono restare fuori dallo sport più bello del mondo.

martedì 19 luglio 2011

Anno 2006: lo scudetto senza campioni


Doveva essere lo scudetto degli onesti quello del 2006, assegnato dai Grandi Saggi (de che?) all'onesta Inter. Ora, il termine "onesto" in Italia è un po' diverso: non significa onesto, significa "meno disonesto di altri, ma comunque non onesto". Ecco, FORSE solo cosi si può definire l'Inter, alla quale è stato contestato di comportarsi esattamente come le altre squadre penalizzate.Ribadisco il "forse" perchè non sono per niente sicuro che l'Inter sia la meno disonesta.La stessa Inter che tanto amava mostrare lo scudetto sulla propria maglia come simbolo di purezza e giustizia. La stessa Inter che come le altre TELEFONAVA.
Chissà perchè nel 2006 queste telefonate di Facchetti non son venute fuori, chissà perchè nonostante tutto lo scudetto è rimasto all'Inter. Come se a Ben Johnson dopo essere stato trovato positivo all'antidoping avessero permesso di tenersi l'oro olimpico conquistato con la truffa.
Certi misteri esistono solo in Italia, e soprattutto in ambito calcistico, dove il metodo "tarallucci e vino" impera sempre e comunque.
Resto stupito da una decisione come quella della Figc che non revoca lo scudetto in quanto "incompetente".  Ma nel 2006 non lo ha revocato la stessa Figc?E soprattutto ora,  chi cavolo è competente? Il CONI? La Lega Calcio? Il Governo? Beppe Grillo e il suo blog? L'Associazione Italiana Briscola? Il Vaticano?
Ora, effettivamente trovare qualcuno di competente su qualcosa in Italia è un po' un impresa, ma se volete lo revoco io!!  Lo faccio GRATIS!

Quello scudetto andava semplicemente revocato alla Juventus e non assegnato. Non ci vuole un genio per capirlo. Non ha senso dare lo scudetto ad una squadra che arriva a venti punti dalla prima, che al di là di tutto era comunque cosi forte da non avere bisogno di Moggi per vincere. Basta leggere le formazioni per capire!
La Juve è stata giustamente punita, con lei anche Milan e Fiorentina e altre,e andava penalizzata anche l'Inter. Pazienza, ormai c'è la prescrizione, però che la finiscano di accapigliarsi per uno scudetto che vale meno di uno vinto alla Playstation. E' uno scudetto di cartone, simbolo di un calcio malato allora e ancora non del tutto guarito.
Come si suol dire in alcuni casi "il migliore c'ha la rogna". In questo caso non si sa chi sia il migliore, ma di sicuro nessuno è così pulito da pretendere quello scudetto. E faccio fatica a capire tutta questa voglia dell'Inter di tenersi questo titolo del nulla. Serve solo a raggiungere prima la seconda stella forse, ma difficilmente resterà negli annali l'Inter campione d'Italia del 2006. Campione sul campo e campione di onestà
Non si può mettere negli annali qualcosa che non è mai esistito.