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mercoledì 18 gennaio 2012

"Vada a bordo, cazzo!"




Sinceramente dopo aver sentito l'audio di questa telefonata ci sarebbe ben poco da aggiungere, si potrebbe solamente constatare l'incompetenza del comandante Franco Schiettino, nonchè la sua codardia.
Siamo stati cresciuti fin da bambini sentendo storie di capitani  coraggiosi che rischiano la loro vita pur di salvare i propri passeggeri o il proprio equipaggio. Beh, erano appunto storie, la vita reale è tutta un'altra cosa.
Tanto che il capitano De Falco, colui che intima al comandante della Concordia di tornare a bordo, viene etichettato come un eroe solo per aver fatto il suo dovere.
Ormai è cosi, quello che dovrebbe essere ordinario diventa straordinario,  "grazie" alla presenza di gente come il comandante Schiettino, che prima mette a rischio l'incolumità dei passeggeri con una manovra azzardata e dopo lascia la nave prima degli altri per coordinare i soccorsi da terra!!!
Qualcosa di agghiacciante, sarebbe normale se a comportarsi così fosse un uomo qualunque, un passeggero che si fa prendere dalla paura e cerca la prima scialuppa utile per salvarsi la pelle. Si potrebbe anche capire.. Lo ammetto, se io da passeggero mi trovassi in una situazione del genere magari sarei il primo a spingere per mettere le mie chiappe sulla scialuppa. Ma io non sono un comandante, e penserei che se qualcuno mi proponesse per un ruolo simile sia del tutto idiota!
Il comportamento di Schiettino non è accettabile, ancora non mi capacito di come un uomo così possa aver avuto un ruolo così delicato, un ruolo dove oltre alla conoscenza del mare e delle sue leggi è richiesta una tempra morale fuori dal comune.
Che ci faceva al comando di un colosso del mare come la Concordia un uomo del genere, un uomo che abbandona la nave mentre i suoi passeggeri sono ancora li a rischiare la pelle? Come ha fatto ad arrivare ad un ruolo così prestigioso e al contempo così delicato?
Non me lo chiedo soltanto io, se lo stanno chiedendo tutti coloro che a causa di quest'uomo hanno perso un  figlio, un genitore, un parente, un amico o un semplice conoscente.
A queste persone va data una risposta, almeno quella, perchè i loro cari non  ritorneranno certo indietro.